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 Cosa offre la valle di Susa

 » Cosa offre la zona » Itinerari Colle dell'Assietta  
 
Il Colle delle finestre si raggiunge da Meana di Susa, o dalla Val Chisone.
 


Un tratto della strada dell'Assietta

 


Tratto asfaltato dopo Colle delle Finestre


Veduta sul lago piccolo


veduta sul Lago Grande


Verso il Colle della Vecchia


L'entrata del Gran Bosco di Salbertrand


nei pressi della Ciantiplagna


Il monumento nel punto più alto


Alcune rovine militari


Consulta la cartina del Tour dell'Assietta
 

 

 

 

 

Itinerario realizzato e scritto da:
Massimo Peverada
Foto in bici di Massimo Peverada



Siti consigliati: www.tourassietta.it/web/

Lunghezza: 28 Km
Tempo percorrenza: 6 ore circa
Località di partenza e arrivo: Colle delle Finestre (2176 metri)
Dislivello:
570 metri fino al punto più alto (alla base della Cima di Ciantiplagna); occorrono pero' aggiungere altri 260 metri per risalire dal Pian dell'Alpe fino al colle delle Finestre. Totale: 830 metri
Difficolta': O.C.
Tipo: carrareccia militare che a tratti diventa sentiero + sterrato
Periodo consigliato: luglio - agosto
Accesso:
Da Torino ci si dirige verso Susa sulla statale 24 (volendo si può utilizzare per un tratto l'autostrada del Frejus).
Prima di arrivarvi, si devia a sinistra per Meana e il Colle delle Finestre che si raggiunge dopo 19 km su strada che nell'ultimo tratto non è asfaltata.
Descrizione: Itinerario abbastanza impegnativo in bici.
Dal Colle delle Finestre si prosegue in discesa per circa 250 metri, deviando, in prossimità di una costruzione, sulla stradina di destra che sale abbastanza decisa (cartello indicatore per il colle della Vecchia).
Questa strada militare venne costruita nel 1888, al tempo della Triplice Alleanza, in concomitanza con altri lavori che portarono negli anni seguenti alla realizzazione di numerose arterie di collegamento minori, batterie, caserme ed altri edifici logistici costituenti la "piazza militare dell'Assietta".
Abbiamo già incontrato nelle vicinanze della partenza il fortino a pianta rettangolare su due piani con avancorpo, protetto su un lato dalla cresta rocciosa che scende dal monte Pintas, sulla quale sono visibili i due pozzi che ospitavano le torrette corazzate dotate di cannoni da 57 mm prodotti dalla Gruson.
La strada non venne più utilizzata a partire dalla seconda metà degli anni 30, allorché venne realizzato il percorso parallelo sul lato della val Chisone (ad una quota ben inferiore), che percorreremo più avanti.
Superati alcuni tornanti si passa nei pressi di una costruzione in pietra (sul ciglio destro della strada - 1,6): pochi metri al di sopra si noti la sorgente Fountan Murô.
Dopo circa 2,4 km la strada perde un po' di pendenza (solo temporaneamente) e si fa più stretta. A 3,1 km si supera con facilità una frana di massi. Si arriva quindi al colle della Vecchia (3,6) con il caratteristico Dente della Vecchia (un enorme masso che ricorda la forma di un dente) e la Madonnina della Vecchia (statuetta della Madonna racchiusa in una nicchia ricavata nella roccia).
Seguono una serie di tornanti che ci introducono nel vallone Barbier. Ai 5,2 km si toccano delle costruzioni militari in rovina.
Si aggira quindi con un semicerchio la Cima Ciantiplagna (6,3), raggiungendo il punto piu' elevato dell'itinerario (6,8 - 2745 metri). Da qui la strada, ad eccezione di un piccolo tratto prima dell'arrivo al Gran Serin, si mantiene sempre in discesa. Al km 7,6 si deve superare, con una certa difficoltà, una frana di massi che ostruisce completamente la strada.
Altre frane, di minor entità, si incontrano anche successivamente fino all'arrivo al di sopra del lago Piccolo (10,1), dopo aver superato il colle delle Vallette (2551 m). Si percorre quindi un mezzacosta leggermente in salita fino a sbucare nella veduta del lago Grande (11,1).
Al bivio si prosegue diritto, trascurando la strada di destra che scende a tale lago. Si passa, in seguito, in mezzo a due baraccamenti militari in rovina (11,5), dotati di scuderie, ed in grado di ospitare fino a 600 uomini.
In salita, si perviene, attraverso un varco chiuso in passato da un cancello, dinnanzi alle rovine del magazzino materiali della imponente Batteria del Gran Serin (12,2 - 2589 metri).
L'artiglieria era collocata sulla sommità dell'altura ed utilizzava pezzi del tipo 12 G.R.C. Ret mentre, sul lato sud-occidentale, un piazzale ospitava i mortai del tipo 15 A.R. Ret.
Dopo una lunga serie di tornanti in discesa si arriva al colle dell'Assietta, dopo aver superato una sbarra che impedisce l'accesso dei mezzi non autorizzati al forte (14,1).
Questi luoghi, il 19 luglio 1747, furono teatro della battaglia decisiva per le sorti della Guerra di Successione d'Austria.
Le truppe austro-piemontesi, inferiori di numero, prive di artiglierie ma ben posizionate lungo tutta una serie di trinceramenti in muratura e ridotte, riuscirono a difendere eroicamente le posizioni infliggendo pesanti perdite alle truppe franco-ispaniche che furono alla fine costrette alla ritirata lasciando sul terreno più di 5000 tra morti, feriti e prigionieri.
Dal bivio sul colle, si svolta a sinistra, mani ben salde sui freni, fino al Pian dell'Alpe (m 1917 - questo tratto è completamente in discesa o con alcuni lunghi tratti pianeggianti), trascurando subito un bivio a destra con cartello di divieto d'accesso (15,1) e i due bivi, ancora a destra (23,5 e 24,5), rispettivamente per l'Azienda Agrituristica Fattoria Pian dell'Alpe/Trattoria Nido dell'Aquila e per l'istituto Don Bosco.
Di lì a poco (25,5), si prosegue a sinistra per il Colle delle Finestre (a destra si arriva a Fenestrelle) e con un ultimo sforzo si superano gli ultimi 260 metri di dislivello, non eccessivamente impegnativi, che ci separano dal luogo in cui abbiamo lasciato
la vettura (28 Km).

 


 

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